HMR al Museo degli Strumenti per il Calcolo
Molti delle attività di HMR sono state svolte in collaborazione con il Museo degli Strumenti per il Calcolo dell'Università di Pisa.
Dal 2011 HMR per il Museo ha studiato e curato mostre e allestimenti, inventa e organizza eventi di diffusione della cultura scientifica,
progettato e realizzato attività didattiche per le scuole. Si diverte anche a proporre gadget vari per il bookshop del Museo.
La ricchissima collezione del Museo, d'altra parte, è fonte di continui spunti per alimentare l'appassionata curiosità hacker di HMR.
Mostre e allestimenti
Quando nacque l'idea di realizzare a Pisa un Museo Nazionale dell'Informatica era stato previsto "un ampio spazio nel centro storico"
poi individuato nella ristrutturanda Area dei Vecchi Macelli. Negli anni gli spazi concessi si sono ridotti e ora si limitano a circa 480 mq,
un terzo dei quali dedicati alla Sala Pacinotti che ospita parte della collezione di antichi strumenti di fisica dell'Università.
Sono spazi largamente inadeguati alla dimensione e al pregio della collezione di cimeli informatici e al ruolo del Museo, unico in Italia
per patrimonio storico e attività di ricerca e competitivo con i più importanti Musei del settore in Europa e negli Stati Uniti.
Il progetto di allestimento del Museo sfrutta al meglio lo spazio disponibile, cercando di dare uno spaccato rappresentativo
della storia dell'informatica, con particolare riferimento ai capitoli italiani e pisani.
Le mostre e gli allestimenti realizzati da HMR, quando non sono direttamenti legati alla realizzazione di una parte del progetto complessivo, cercano di dare visibilità al Museo anche "portandolo fuori" dai propri spazi.
Computers for the masses (25 settembre 2015 - 10 gennaio 2016 2015, al Museo Tecnico Navale della Spezia). Letteralmente sorella dell'allestimento Dall'aritmometro al PC, la mostra espone 25 pezzi, istantanee dalla storia del calcolo personale. Oltre al Museo, partecipano diversi attori nazionali coinvolti nella conservazione e nella diffusione della Storia dell'Informatica.
64 Mania (19 giugno - 11 ottobre 2015). La mostra, collegata alla Notte dei Vecchi Videogiochi 2015, è dedicata al C=64,
il principe degli home computer. 64 Mania restituisce al pubblico una ricca scelta di pezzi della sezione Commodore della collezione
del Museo altrimenti chiusi nei depositi. La Mostra è stata prorogata per far parte del programma dell'Internet Festival 2015
L'Enigma a Pisa (14 - 22 marzo 2015). L'Enigma I, gentilmente prestata dal Museo Storico della Comunicazione
del Ministero dello Sviluppo Economico, è il pezzo forte del mese di iniziative su Turing e L'Enigma organizzate da HMR al Museo
per cogliere al volo l'interesse suscitato dal film The Imitation Game.
Neko (19 dicembre 2014 - 12 aprile 2015). L'installazione interattiva, realizzata al Museo della Grafica per la mostra Siamo del Gatto,
è dedicata a una silly-app storica, Neko che in Giapponese significa gatto, popolare su quasi tutti i sistemi a finestre a partire
dagli anni '80. L'installazione porta fuori dai depositi un iMac G4 "iLamp", scelto per a sua presenza scenica.
Sala Laboratori HMR. Parte del progetto di allestimento del Museo, è uno spazio attrezzato dedicato alle attività didattiche di HMR.
Ospita le ricostruzioni e gli originali che si mostrano in funzione, dispone di uno schermo di proiezione, di sedute per 30+ persone,
di postazioni di lavoro e tavoli per esperimenti, può ospitare seminari e piccole conferenze. È stata inaugurata il 24 ottobre 2014.
Cray X-MP. È il più iconico e il più raro dei supercalcolatori conservati dal Museo. Secondo il progetto di allestimento del Museo,
il Cray accoglie all'ingresso il visitatore con il suo inconfondibile design e testimonia il pregio della collezione. Il restauro statico
del Cray è stato realizzato con la collaborazione della Sez. di Pisa dell'INFN; l'allestimento è stato ultimato a settembre 2014.
Questioni di carattere (9 maggio - 2 giugno 2014). La mostra al Museo della Grafica, racconta come i caratteri tipografici,
dal piombo al digitale, nascono per essere diversi e guida l'occhio a scoprirne le differenze.
La mostra include tre macchine
della collezione del Museo, uscite dai depositi per illustrare altrettante tappe della disponibilità di caratteri: uno, alcuni, infiniti.
Sala Dall'Aritmometro al PC. È una delle sale cardine del progetto di allestimento del Museo, è dedicata al calcolo personale:
dalla metà dell'800 alla fine degli anni '80 racconta la storia di calcolatrici e calcolatori evidenziando lo sviluppo delle tecnologie
e rendendo giusto riconoscimento ai risultati italiani, come l'Olivetti Programma 101. È stata inaugurata il 20 dicembre 2013.
Caratteri/Emozioni (10 - 13 ottobre 2013). Allestita alla Stazione Leopolda per l'Internet Festival 2013, la mostra è un omaggio
alle radici lontane degli emoticon e alla fantasia di tipografi, scrittori e informatici; sottolinea come le tecnologie, con i loro vantaggi
e i loro limiti, condizionano e stimolano chi le usa. La mostra è stata riproposta al Museo dall'ottobre 2015 al maggio 2015.
Dall'Aritmometro al PC, personalmente (4 - 7 ottobre 2012). Allestita al Museo San Matteo per l'Internet Festival 2012,
la mostra racconta meccanismi e curiosità del calcolo personale toccando pezzi di storia nazionale e protagonisti di passioni collettive.
La mostra è un'occasione per restituire al pubblico alcuni dei pezzi della collezione del Museo che, all'epoca, non erano esposti.
La CEP prima della CEP (13 novembre 2011 - 31 marzo 2012). Il 50esimo dell'inaugurazione della seconda CEP è l'occasione
per raccontare la prima CEP: la Macchina Ridotta riscoperta da HMR. La mostra ne ripercorre la storia mostrando cimeli e ricostruzioni.
Una parte della mostra, il corridoio con la storia del progetto CEP, è parte del progetto di allestimento del Museo.
Eventi
Notte dei Vecchi Videogiochi. È un torneo per riscoprire i titoli d'annata, giocando ovviamente, ma anche riflettendo
sullo sviluppo delle tecnologie, sull'evoluzione delle trame e delle modalità di gioco, sull'influenza dei videogiochi nel modo
di vivere il tempo libero, sulle contaminazioni culturali fra videogiochi, cinema, letteratura, immaginario collettivo.
Ideata per la Notte dei Musei 2014, la NVV ha avuto altre tre edizioni: 2014 speciale IF, 2015 e 2015 speciale AIRO.
Prima dell'emmpepitré.
Il suono si registra, si conserva, si riproduce, si costruisce da zero. Oggi è un dato digitale. Ma prima?
HMR e il GAP Record Store, insieme sotto il marchio Prima dell'emmepitré, propongono una serie di eventi per scoprire le tecnologie
del suono, le suggestioni dei musicisti e la musica che fa da sfondo ai periodi della Storia.
Gli eventi Prima dell'emmepitré: la Serata di giugno 2014, gli Intermezzi Meccanici a Senza Filo, la Serata C=64 di giugno 2015.
Notte dei Musei. È un appuntamento europeo, ormai classico, per aprire e far conoscere i Musei al grande pubblico.
Dal 2013 HMR anima le Notti al Museo degli Strumenti per il Calcolo evitando la banale "apertura serale con visita guidata"
e proponendo invece eventi dedicati, originali e diversi ogni volta.
Le Notti dei Musei firmate HMR: 2013, 2014, 2015.
Didattica per le scuole
La ricerca di HMR diventa didattica al Museo, offerta soprattutto alle scuole, ma anche ai gruppi organizzati.
Le attività proposte affrontano la storia dell'informatica in tutti i suoi molteplici aspetti: scientifici, tecnologici, sociali e culturali.
Capitoli specifici sono dedicati alle vicende italiane
e ai calcolatori pisani degli anni Cinquanta.
Tutte le attività sono nello stile HMR: la storia dell'informatica, anche quando non riguarda hardware e software ma documenti, avvenimenti, aneddoti o escursioni nel fantastico e nell'intrattenimento, è sempre indagata con rigore tecnologico per rimanere obiettivi e per sfruttare ogni occasione per imparare qualcosa in più su come funzionano calcolatori e affini.
Le tecnologie di oggi, come la simulazione software, diventano strumenti per studiare e far rivivere i calcolatori di ieri.
I calcolatori di ieri, semplici e a dimensioni umane, sono ottimi esempi per spiegare le tecnologie di oggi.
Le attività didattiche di HMR al Museo, più che visite guidate o laboratori didattici, sono open day della ricerca: occasioni
per incontrare informatici che studiano l'informatica e la sua storia. E che, volentieri, spiegano la prima raccontando la seconda.
HMR è un progetto in corso, l'offerta di attività educative evolve e si amplia insieme ai risultati della ricerca.
L'attuale proposta didattica di HMR si concentra sulle Lezioni al Museo, pensate per integrarsi nei programmi di informatica
delle scuole superiori e per approfondire, con appassionata e rigorosa curiosità hacker, specifici argomenti di informatica,
studiandoli a partire dai cimeli del Museo e a diretto contatto con la ricerca di HMR.
Le attività di HMR con le scuole condividono le stesse fonti su cui si basa il corso di Storia dell'Informatica.
Sono quindi, anche, un'occasione di incontro con una didattica vicina a quella universitaria. Per le ultime classi delle scuole superiori
è un esperienza utile per orientarsi nel proseguimento degli studi.
Con i primi interventi a Didamatica 2010 e al Congresso AICA 2010, le proposte di HMR in ambito didattico sono da tempo
oggetto di discussione e di confronto fra gli addetti ai lavori. Dal 2011 le idee si sono concretizzate in attività svolte al Museo.
Le esperienze, i risultati e le nuove idee maturate con la pratica sono state presentate e discusse in ambito nazionale e internazionale:
a La CEP prima della CEP,
al corso di Informatica e Didattica,
a Didamatica 2012
e Didamatica 2013,
a Knowledge Triangle,
a Making the History of Computing Relevant,
al Convegno ANDInf 2015.
Come storico delle attività del progetto, sono ancora consultabili le precedenti proposte didattiche di HMR.
Come ogni risultato di HMR, anche le presentazioni, la documentazione e il materiale di supporto alle attività didattiche è pubblico
ed è rilasciato con licenze Creative Commons, a beneficio di scuole, appassionati, interessati e curiosi.
È disponibile nella pagina che raccoglie la bibliografia di progetto.
Speriamo non ne approfittino i molti che si improvvisano divulgatori di scienza :)
Gadget e vari altri divertimenti
Ogni tanto bisogna pure divertirsi, anche se sotto sotto qualcosa di serio rimane, utile come supporto alle attività didattiche svolte al Museo oppure un modo per portare in giro un riferimento alla storia dell'informatica.
Insomma, ci piace giocare con carta e forbici e avere magliette originali da indossare.
Alcuni dei gadget sono in vendita al bookshop del Museo, a cui vanno tutti i ricavi: è un modo come un altro per sostenerlo.